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Manifestazioni

L’esigenza di realtà nell’opera di Edouard Manet e di Emile Zola

L’incontro si è svolto mercoledì 11 settembre nella bella sala degli Affreschi a Palazzo Toaldi Capra, alla presenza di un pubblico numeroso e attento; il racconto vivace e articolato, a cura di Nicoletta Panozzo e di Mirella Gon, alternava informazioni e aneddoti sulla vita di Zola e le immagini dei dipinti di Manet – dai più iconici ai meno noti della carrellata finale, mettendo in luce, da una parte la formazione e il metodo scientifico dello scrittore e dall’altra, le dinamiche e la carriera del pittore. Tra Manet e Zola c’era un’amicizia solida: dalla lettura di alcuni passaggi del libro “Commenti su Manet e la sua pittura” di E. Zola, traspare tutta la
stima che portava nei suoi confronti e nelle sue opere.

La lettura di alcuni brani tratti da “Nanà”, uno dei romanzi più famosi di Zola, della serie dei “Rougon- Macquart”, ha affascinato e divertito il pubblico grazie all’interpretazione intensa e ironica di Mauro Lazzaretti.

Tutta la narrazione si inserisce e sviluppa in una Parigi in profonda trasformazione, ricca di sconvolgimenti urbanistici e di novità culturali. Il modello accademico del Salon, a cui partecipavano i pittori selezionati da una giuria rigida e tradizionalista, si contrapponeva all’innovativo e dissonante Salon des Refusés, frequentato dagli impressionisti che facevano fatica ad affermarsi, ma che segneranno una svolta definitiva, preparando il terreno alle avanguardie del ‘900.