Può sembrare il titolo del famoso disco dei The Clash, invece è il nome della serata organizzata giovedì 19 maggio 2016 a Palazzo Toaldi Capra per discutere un nuovo fenomeno migratorio verso una città particolare, Londra, e il suo stato, l’Inghilterra.
Per noi dell’Associazione è fondamentale parlare di migrazione e quest’anno il tema culturale “Spazi di confine”, proposto dal comune di Schio, ci fornisce un’ottima occasione… E in questi spazi di confine abbiamo analizzato proprio quell’andare oltre confine, caratteristica della migrazione.
La serata “London calling!” è stata articolata in tre parti, grazie alla visione dei tre teaser del documentario Influx London “che rivela ‘il palpito’ dell’Italia e degli italiani, raccontando la storia del nuovo flusso migratorio tramite gli occhi di chi vive a Londra”.
Del regista Luca Vullo, il film vede la collaborazione dell’Ambasciata e del Consolato italiani e dell’Istituto Italiano di Cultura di Londra. La premiere è fissata per il mese di giugno a Londra e in luglio sarà presentato a Roma, alla Farnesina.
A intervallare la visione dei tre teaser, abbiamo ascoltato i racconti di tre giovani emigrati in Inghilterra: Ivan Donadello (bibliotecario); Manuel Gallio (ingegnere); Matteo Pietrobelli (fotografo e videomaker).
Molte le domande… Altrettante le risposte. Perché su cosa vuol dire studiare, lavorare, vivere a Londra non è possibile ricevere una sola risposta. Non solo. Alcune delle frasi del documentario hanno spinto i tre relatori a discutere da ciascun punto di vista, a volte uguale a volte in totale disaccordo, perché ognuno vive la propria esperienza, la propria storia, con piccoli o grandi fallimenti o con inaspettati successi.
Ad un pubblico attento, è stata data la possibilità di intervenire per sciogliere dubbi e certezze su questo fenomeno contemporaneo. Ma anche dare istruzioni a giovani liceali interessati a… saltare oltre Manica al richiamo di una frizzante città come Londra!